La nuova Galleria delle Tillandsie

Nel corridoio principale del nostro hotel -che fino ad ora aveva ospitato il moodboard del progetto Senato- è apparsa una nuova installazione permanente: la nuova GALLERIA DELLE TILLANDSIE.

In una nuova struttura di vetri e specchi multicolori, abbiamo installato una collezione di piante straordinarie: le Tillandsie. Un genere di Bromeliacee aeree, che quindi non necessita di terra per vivere.

Vi presentiamo qui la nuova collaborazione creativa che ha creato una raccolta di più di venti tipi diversi di questo genere di oltre 600 specie -presenti in tutto il pianeta- e che li ha esposti e catalogati come in un museo di storia naturale. 

Il duo che cura questo nuovo spazio, e che ha rinnovato tutte le zone verdi dell’hotel, è composto da Fabio Bonanomi -giardiniere e arbicoltore ispirato- e Roberto Benatti -garden designer e ricercatore di poetiche verdi.

Roberto, ci racconti tuo percorso professionale?

(RB) Ho iniziato in una scuola per esperti forestali in Toscana e lì mi sono innamorato del verde. Poi ho trascorso un lungo periodo di 30 anni, da giardiniere. Alla fine ero così appassionato in progettazione che mi sono concentrato solo su questo aspetto, con diversi master e lo studio personale. 

Fabio, e invece il tuo?

(FB) Io sono ancora abbastanza “fresco”, perché ho cominciato questo lavoro dodici anni fa. Ho fatto un percorso di studio come giardiniere, poi come arboricoltore e infine come tree-climber. Ma è grazie all'unione di queste discipline che mi sono specializzato nella realizzazione di giardini.

Come vi siete incontrati? 

(RB) Grazie a un amico in comune, anche lui giardiniere, ha pensato di farci conoscere perché ha riconosciuto in noi delle possibili sinergie e così abbiamo iniziato il nostro cammino. 

(FB) Nel progredire professionalmente ho sentito l’esigenza di qualcuno che progettasse gli spazi verdi, perché amo occuparmi anche della parte esecutiva, ma ma mi mancava quel quid per migliorare l'approccio al verde, serviva qualcuno che fosse padrone di queste competenze che ho riconosciuto in Roberto! 

E insieme state trattando Senato Hotel Milano come fosse un vostro bambino? 
 
(FB) Esatto! Ho seguito la crescita di questo giardino dagli albori. Il progetto si è evoluto in  una realizzazione graduale, in più step, basati sull'osservazione. E avendolo seguito dall'inizio, lo sento quasi come fosse il mio giardino di casa. Emotivamente è anche mio. 

E l'ultimo step evolutivo, quello in cui è stato coinvolto Roberto, è stato davvero il più importante perché ha dato la spinta che serviva per farlo diventare da bello, a magnifico. 

Ma voi non vi occupate solo del giardino, ormai, ma di quasi tutti gli spazi verdi di Senato…

(RB) Sì, praticamente di quasi quasi tutti, almeno di quelli esterni! La facciata, ad esempio, che è stato uno dei primi nostri interventi, è stata una sfida complicata da vincere perché l'idea era quella di rivolgere anche verso le camere “il bello” del balcone. Quindi di non avere soltanto una facciata arredata dal verde, ma anche una camera. Ci siamo riusciti studiando l'esposizione della luce sulla facciata, seguendo l’evoluzione dai piani bassi a quelli alti. E visti i risultati così soddisfacenti, abbiamo riprodotto lo stesso movimento nel giardino “segreto” di Senato Caffè, un luogo che mi ha praticamente stordito e affascinato dalla prima volta che l’ho visto, con la sua porta d'oro, il prato e i rampicanti.

E proprio da un vostro input abbiamo creato la nuova GALLERIA DELLE TILLANDSIE. Come nasce questa idea? 

(RB) Dalla richiesta di dare una nuova lettura al corridoio che dalla Hall porta al Senato Caffè. Ci abbiamo pensato a lungo. Mi piaceva l’idea di inserire delle piante che non avessero terra e poi ho trovato che la chiave potesse essere proprio colpire l’attenzione di chi passa lungo quel corridoio, di portarlo a soffermarsi e a immergersi nella sensazione che a Senato si respira veramente il verde. Il verde è nella vita dell'Hotel. Tant’è che siamo andati poi a cercare le Tillandsie per sottolineare questo aspetto, in un gioco caleidoscopico dove sembra quasi di essere in un ambiente ottocentesco. Una meraviglia per gli occhi, ma anche per l'anima.

(FB) E anche dal punto di vista pratico, a quel corridoio serviva qualcosa di effetto ma anche di semplice e così aspetto concettuale e quello pragmatico si sono uniti. Le Tillandsie poi sono piante straordinarie. Ne esiste una grandissima varietà di oltre 600 specie e noi abbiamo collezionato le venti più espressive.

Queste piante aeree sono straordinarie. Esteticamente sembrano di un altro pianeta.

(FB) Hanno proprio la caratteristica di riuscire a sopravvivere senza particolari esigenze. In Forrest Gump ad esempio si vedono nella scena in cui il protagonista arriva nella casa coloniale della madre e attorno a lui le Tillandsie cadono dagli alberi col semplice movimento del vento. Questo perché possono stare benissimo in posti che all'apparenza potrebbero sembrare inospitali, come questa area dell'Hotel.

(RB) Sono degli esseri fantastici, come lo sono tutti gli esseri viventi di questo pianeta. Ed è proprio di questo pianeta lo stupirci tutti i giorni. Il che ci ricorda che dobbiamo preservarlo e dobbiamo goderlo anche in questi aspetti più eclatanti, come delle piante che vivono senza avere la terra, completamente aliene rispetto al nostro pensiero normale di pianta.

Dal momento che avete rinnovato e curate il verde di quasi tutti gli angoli del nostro Hotel, avreste un desiderio nascosto per un ultimo intervento?

(RB) Un desiderio, neanche troppo nascosto, visto che è uno degli angoli di Senato che ho visto per primo, sarebbe quello di realizzare qualcosa per il Rooftop. E sebbene oggi è già uno spazio completo, potrebbe diventare un luogo eccezionale

(FB) Concordo! Siamo entusiasti della progettazione e della cura che abbiamo nel mantenere i vari angoli verdi di Senato. Le piante che abbiamo selezionato vivono in modo eccezionale in questo ambiente ed è un risultato assolutamente non scontato. Il Rooftop potrebbe essere un nuovo “Giardino Nascosto” come quello di Senato Caffè. Sarebbe affascinante avere a disposizione un altro spazio di Senato, con cui giocare, con lo stesso spirito.

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